La cacciata dal Paradiso è un affresco realizzato da Masaccio nel 1425-1426 all'interno della Cappella Brancacci nella basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze.
L'opera rappresenta il momento in cui Adamo ed Eva vengono cacciati dal giardino dell'Eden a causa del peccato originale. Masaccio dipinge la scena in modo realistico, enfatizzando le emozioni dei protagonisti e la drammaticità dell'evento.
Nell'affresco si può notare Adamo ed Eva, nudi, coperti solo da foglie di fico, mentre sono allontanati dal Paradiso da un angelo armato di spada che punta verso di loro. Il volto dell'angelo è serio, quasi severo, mentre Adamo ed Eva esprimono disperazione e vergogna.
Masaccio utilizza una prospettiva lineare accurata per creare profondità e realismo. Le figure sono solide e ben definite, con ombre e luci che contribuiscono a rendere i corpi tridimensionali. L'artista fa anche uso di colori vivaci e contrastati, come era tipico del periodo rinascimentale.
L'affresco rappresenta uno dei momenti chiave della storia biblica e riflette l'interesse di Masaccio per l'anatomia umana e il movimento. La sua tecnica innovativa e l'influenza di artisti come Giotto e Donatello sono evidenti in questa opera. Grazie alla sua abilità nel ritrarre la figura umana e nell'utilizzo della prospettiva, Masaccio è considerato uno dei pionieri della pittura rinascimentale.
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